Come diventare Tecnico dei processi di finitura industriale delle superfici, un’intervista a Paolo Rami

Date: 20/07/2023

Come si diventa abili nel settore dei processi di finitura delle superfici a livello industriale? Quali sono le competenze da avere, come fare a metterle in pratica e acquisire sicurezza? Ne abbiamo parlato con Paolo Rami, docente del corso di ipcm® Academy dal 2016.

Paolo Rami è consulente esperto in progettazione e omologazione dei processi anticorrosivi e di analisi sulle problematiche e difettologie specifiche dei processi di verniciatura. Viene dal mondo della produzione, dove ha lavorato per la maggior parte della sua carriera. Nell’ultimi anni si è occupato di impianti, assicurazione e qualità dei processi speciali, in particolare verniciatura e materiali compositi.

È docente dei corsi di ipcm® Academy da sette anni e le sue lezioni presentano sempre un’impronta teorico-pratica, frutto di esperienze reali, portando esempi e situazioni vissute in prima persona nella pluriennale esperienza lavorativa e, più recentemente, durante visite ispettive e le omologazioni di processi. Tutto ciò per fornire un metodo di lavoro a chi vuole intraprendere questo percorso di formazione. Abbiamo approfondito insieme a lui l’importanza di un riconoscimento professionale in materia di processi di finitura industriale delle superfici e quali competenze sono necessarie per esercitare questa professione.

Perché è così importante il riconoscimento di questa figura professionale?

Il settore dei processi di finitura industriale delle superfici richiede sempre di più figure professionali qualificate e il riconoscimento di queste figure da parte della Regione Lombardia, quindi di un Ente Terzo, valido a livello nazionale ed europeo, fornisce una qualifica oggettiva delle competenze raggiunte dai singoli candidati al termine del percorso formativo. Questa certificazione copre finalmente un vuoto tecnico professionale storico e tipico di questo settore, purtroppo frutto di una cultura industriale errata dove i processi di finitura rappresentavano si un passaggio obbligato dell’intero processo costruttivo di un manufatto, ma semplicemente perché si doveva applicare una vernice. In realtà questa fase dell’intero processo produttivo ha un compito fondamentale nella vita del prodotto e cioè preservarlo nel tempo dall’aggressione dell’ambiente in cui sarà destinato. Riprendendo alcuni commenti dal “Questionario di gradimento”, compilato da parte di ogni partecipante a fine dei nostri corsi, alla domanda “Suggerirebbe ad un suo collega di partecipare a questo corso e perché” è stato risposto:

  • È un percorso che amplia le conoscenze nel settore.
  • È un corso completo su un processo poco conosciuto ma molto critico.
  • È un arricchimento tecnico/culturale anche per chi non è direttamente coinvolto nei processi di protezione dalla corrosione.
  • In particolare insegna ad utilizzare un metodo per svolgere al meglio il proprio lavoro.
  • Gli argomenti sono esaustivi e il materiale didattico è completo.
  • Gli argomenti trattati consentono di avere informazioni specifiche utili per migliorarsi.

Secondo la sua esperienza, è necessaria una conoscenza pregressa per poter frequentare al meglio il corso?

Non sono necessarie particolari competenze perché il nostro corso si basa su una formazione teorico pratica, con l’obiettivo di fornire conoscenze immediatamente applicabili nelle singole realtà industriali. Infatti, ogni argomento trattato viene approfondito e confrontato con esperienze pratiche portate da docenti esperti, in modo che lo studente abbia degli esempi reali da trasferire subito nella propria realtà produttiva e/o da utilizzare come riferimento per ogni situazione. Ai nostri corsi possono partecipare persone con esperienze lavorative diverse, anche nulle, come nel caso di studenti alla ricerca di un primo impiego dopo il diploma. Il linguaggio, gli argomenti trattati e il metodo di approccio dei docenti rendono il percorso comprensibile, dinamico e completo, per far comprendere a chi ha livelli di preparazione scolastica, tecnica e professionale diversa, le basi per gestire correttamente un processo “speciale” come il processo di finitura industriale delle superfici. I nostri corsi si rivolgono quindi a operatori della verniciatura, responsabili di reparto, tecnici commerciali di produttori di vernici, responsabili del controllo qualità ma anche a disoccupati o lavoratori maggiorenni e studenti in cerca di una specializzazione professionale.

A livello teorico, quali competenze devono acquisire i corsisti per potersi definire un tecnico di finitura industriale delle superfici?

Il Tecnico dei Processi di Finitura Industriale delle Superfici dovrà essere in grado di coordinare e gestire le attività produttive finalizzate alla corretta protezione dalla corrosione, finitura e decorazione di componenti e prodotti finiti, conformemente alla “durabilità” attesa nell’ambiente in cui dovranno operare i componenti o i prodotti finiti stessi. Quindi deve essere competente in materia di corrosione, cicli protettivi, analisi dei fallimenti prematuri, occasionali e compiuti, controlli, lettura, interpretazione e stesura della documentazione tecnica ed essere in grado di organizzare, gestire e controllare le attività produttive in tutte le fasi, dal progetto del prodotto alla pianificazione della produzione, dall’analisi della documentazione tecnica alla valutazione delle risorse tecnico impiantistiche e umane disponibili, all’omologazione dei processi protettivi e ai controlli del processo e di serie.

Una volta acquisite queste informazioni, come vengono messe in pratica?

È importante prima di tutto conoscere i meccanismi che portano al deterioramento di un metallo ecco perché il percorso formativo inizia affrontando il tema della corrosione, perché rappresenta il fenomeno fisico-chimico di degrado dei metalli che dobbiamo in ogni modo rallentare per garantire la “durabilità” del manufatto attesa nell’ambiente in cui lo stesso dovrà operare. Dopo questa prima giornata seguono altri argomenti, ovvero i pretrattamenti, trattamenti acque reflue, prodotti vernicianti in polvere e a base liquida, controlli, impianti e attrezzature, failure analysis, manutenzione, sicurezza e documentazione di controllo. Ogni tema trattato riporta esempi pratici, frutto dell’esperienze dei singoli docenti acquisiti nello svolgimento della professione. In particolare, nelle ultime giornate del percorso formativo, dopo aver affrontato ogni argomento con continui esempi reali, si mette in pratica quanto acquisito per valutare le conoscenze attraverso prove pratiche di confronto e interpretazione di documenti tecnici, stesura di documenti di gestione (per esempio cicli di lavoro e cicli di verniciatura), documenti di controllo (come PFC, RNC e report), tecniche e esempi di programmazione della produzione e contabilità di reparto, simulazione di visite ispettive e documenti di acquisto di impianti e attrezzature, rilasciando ai partecipanti documenti di esempio immediatamente applicabili. Inoltre, è prevista l’analisi e la discussione di “case history”, con lo scopo di individuare le cause di deterioramenti prematuri di manufatti verniciati, le responsabilità, gli interventi di riparazione e le azioni correttive.

Quali criticità deve saper affrontare un tecnico, e come?

Forse la maggiore criticità che deve affrontare un tecnico che ha seguito con successo il nostro corso consiste nello spogliarsi di metodi di approccio “abitudinari, soggettivi”, per sostituirli con metodi professionali e oggettivi, ma anche questo aspetto rientra nella missione ipcm® Academy: Formare e stimolare il cambiamento nel metodo con cui si affrontano le problematiche relative alla gestione dei processi anticorrosivi fornendo un metodo di lavoro. L’approccio al cambiamento deve essere graduale, costruttivo, mai critico di quanto è stato fatto in passato. Il Tecnico dei Processi di Finitura Industriale delle Superfici deve riuscire ad entrare nell’ordine di idee che un tecnico legge, analizza, valuta i documenti tecnici, le situazioni produttive, le criticità e i rischi operativi, e li rappresenta in modo oggettivo traendone conclusioni senza scendere a compromessi forvianti e spesso pericolosi. Deve essere consapevole che il suo ruolo è anche quello di affrontare i problemi e portare soluzioni valide, convenienti per l’azienda e quindi applicabili. Deve credere fortemente nella formazione del proprio personale e nel coinvolgimento di tutte le risorse aziendali, in particolare gli operatori, con l’obiettivo di introdurre il concetto del “miglioramento continuo del processo”, perché gli uomini sono la risorsa più importante di un’azienda e chi meglio di chi opera, a qualsiasi livello, può contribuire a migliorare il processo.

Quali consigli darebbe ad una persona che affronterà questo percorso?

Chiedersi se si ritiene soddisfatta delle proprie competenze e se le stesse rispondono alle esigenze dell’azienda o del settore in cui opera. Essere motivato da curiosità, passione per il proprio lavoro e voglia di migliorarsi. Non temere il confronto tecnico ed essere consapevole che il confronto è la base per l’accrescimento delle proprie competenze, quindi avere il coraggio anche di mettersi in discussione. Poi valutare anche il contenuto del corso e il fatto che lo stesso si svolge in 12 giornate non consecutive, proprio per permettere allo studente di avere tempo per metabolizzare gli argomenti trattati.